martedì 13 marzo 2012

Il Coordinamento Scale di Napoli si riunisce a bordo del Treno Verde


Il  Coordinamento Scale di Napoli si riunisce a bordo del Treno Verde per riscoprire percorsi alternativi per muoversi in città e  per promuovere il diritto alla mobilità

 "continuiamo a sollecitare l’amministrazione per la riqualificazione e la promozione delle scale di Napoli,  200 percorsi alternativi tra scale e gradinate,  un patrimonio turistico, culturale e ambientale che può portare Napoli verso la promozione della mobilità dolce"
 
In una città popolosa, socialmente stratificata, complessa e variegata urbanisticamente come solo Napoli può essere, promuovere la mobilità sostenibile implica necessariamente tenere in considerazione due fattori determinanti: la riqualificazione e l’utilizzo dei vari spazi urbani che la compongono e  gestire in maniera opportuna le modalità di diffusione delle informazioni relative ai servizi. In questo senso si muove l’azione del Coordinamento scale di Napoli, che riunisce le proposte ed i contenuti di 11 associazioni, tra cui la rete dei circoli di Legambiente di Napoli, le associazioni Sguardo che trasforma, Orto consapevole e Via nova  ed il WWF di Napoli. Il  Coordinamento, si è riunito oggi nel pomeriggio, presso la carrozza conferenze del Treno Verde, il celebre convoglio ambientalista protagonista della campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane, realizzata con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e con il contributo di Enel Green Power, in sosta al binario 24 della stazione centrale di Napoli.
Tra le iniziative del Coordinamento c’è la rivalutazione dell'area delle Colline di Napoli, una zona di gran pregio naturalistico, che dal luglio del 2004 è stata istituita come Parco regionale metropolitano. Intervenire in questi luoghi, può rappresentare una chiave di volta per favorire, al contempo, la riscoperta dei tesori storici  e delle virtù paesaggistiche della città, a beneficio dei napoletani  e dei turisti e la creazione di quella che potrebbe diventare la strada pedonale più lunga d’Italia partendo dal piazzale di San Martino, percorrendo la Pedamentina di San Martino, proseguendo per le scale di Montesanto, poi attraverso la Pignasecca, il percorso permette di raggiungere il Centro cittadino in soli 25 minuti.
 Tale percorso sarebbe un’alternativa valida agli ingorghi delle trafficate arterie partenopee, a patto che si concluda un altro processo importante, quello della pedonalizzazione della Pignasecca. Liberando dalle autovetture la parte finale del tragitto, ci sarebbe un guadagno in vivibilità delle zone attraversate, in pulizia dell’aria, nonché in termini di valore turistico e culturale.  
“Con l'avvento dell'era delle automobili i percorsi pedonali sono stati abbandonati ed hanno perso la loro funzione di collegamento, ma, contemporaneamente, hanno mantenuto il fascino e lo splendore della Napoli di un tempo rimasta nell'immaginario dei napoletani e dei turisti- dichiara Carmine Maturo, presidente del Circolo di Legambiente Neapolis 2000-.  Al fine di recuperare alla vivibilità urbana questi antichi percorsi, il nostro Coordinamento ha proposto all'Assessorato all'ambiente di mettere in campo gli interventi necessari a valorizzare e recuperare le antiche scalinate, trasformandoli in spazi destinati alla socialità e all'aggregazione. Il percorso del recupero e della riqualificazione è lungo ed articolato-, conclude Maturo-, ma intendiamo continuare a coinvolgere i napoletani ed a sollecitare le amministrazioni con varie modalità, dai dibattiti ad iniziative letterarie, musicali, di promozione dei prodotti locali, dell’arte del riciclaggio e del trekking urbano, per contribuire a cambiare un contesto urbano i cui tempi sono dettati dal traffico e dalla fretta, riscoprendo il piacere di vivere la città”.   
Il Coordinamento si è dato appuntamento per il 22 marzo presso la libreria Treves in Piazza del Plebiscito