Il Coordinamento Scale di Napoli si riunisce a bordo del Treno Verde per
riscoprire percorsi alternativi per muoversi in città e per promuovere
il diritto alla mobilità
"continuiamo a sollecitare
l’amministrazione per la riqualificazione e la promozione delle scale di
Napoli, 200 percorsi alternativi tra scale e gradinate, un patrimonio
turistico, culturale e ambientale che può portare Napoli verso la
promozione della mobilità dolce"
In una città popolosa, socialmente stratificata, complessa e
variegata urbanisticamente come solo Napoli può essere, promuovere la
mobilità sostenibile implica necessariamente tenere in considerazione
due fattori determinanti: la riqualificazione e l’utilizzo dei vari
spazi urbani che la compongono e gestire in maniera opportuna le
modalità di diffusione delle informazioni relative ai servizi. In questo
senso si muove l’azione del Coordinamento scale di Napoli,
che riunisce le proposte ed i contenuti di 11 associazioni, tra cui la
rete dei circoli di Legambiente di Napoli, le associazioni Sguardo che trasforma, Orto consapevole e Via nova ed il WWF di Napoli. Il Coordinamento, si è riunito oggi nel pomeriggio, presso la carrozza conferenze del Treno Verde,
il celebre convoglio ambientalista protagonista della campagna di
Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane, realizzata con la
partecipazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio
e del Mare e con il contributo di Enel Green Power, in sosta al binario
24 della stazione centrale di Napoli.
Tra le iniziative del Coordinamento c’è la rivalutazione dell'area
delle Colline di Napoli, una zona di gran pregio naturalistico, che dal
luglio del 2004 è stata istituita come Parco regionale metropolitano.
Intervenire in questi luoghi, può rappresentare una chiave di volta per
favorire, al contempo, la riscoperta dei tesori storici e delle virtù
paesaggistiche della città, a beneficio dei napoletani e dei turisti e
la creazione di quella che potrebbe diventare la strada pedonale più
lunga d’Italia partendo dal piazzale di San Martino, percorrendo la
Pedamentina di San Martino, proseguendo per le scale di Montesanto, poi
attraverso la Pignasecca, il percorso permette di raggiungere il Centro
cittadino in soli 25 minuti.
Tale percorso sarebbe un’alternativa valida agli ingorghi delle
trafficate arterie partenopee, a patto che si concluda un altro processo
importante, quello della pedonalizzazione della Pignasecca. Liberando
dalle autovetture la parte finale del tragitto, ci sarebbe un guadagno
in vivibilità delle zone attraversate, in pulizia dell’aria, nonché in
termini di valore turistico e culturale.
“Con l'avvento dell'era delle automobili i percorsi pedonali sono
stati abbandonati ed hanno perso la loro funzione di collegamento, ma,
contemporaneamente, hanno mantenuto il fascino e lo splendore della
Napoli di un tempo rimasta nell'immaginario dei napoletani e dei
turisti- dichiara Carmine Maturo, presidente del
Circolo di Legambiente Neapolis 2000-. Al fine di recuperare alla
vivibilità urbana questi antichi percorsi, il nostro Coordinamento ha
proposto all'Assessorato all'ambiente di mettere in campo gli interventi
necessari a valorizzare e recuperare le antiche scalinate,
trasformandoli in spazi destinati alla socialità e all'aggregazione. Il
percorso del recupero e della riqualificazione è lungo ed articolato-,
conclude Maturo-, ma intendiamo continuare a
coinvolgere i napoletani ed a sollecitare le amministrazioni con varie
modalità, dai dibattiti ad iniziative letterarie, musicali, di
promozione dei prodotti locali, dell’arte del riciclaggio e del trekking
urbano, per contribuire a cambiare un contesto urbano i cui tempi sono
dettati dal traffico e dalla fretta, riscoprendo il piacere di vivere la
città”.
Il Coordinamento si è dato appuntamento per il 22 marzo presso la libreria Treves in Piazza del Plebiscito