I primi interventi di sensibilizzazione al degrado di questi percorsi, compiuti attraverso l'informazione, risalgono alla primavera del 1978 anno in cui, con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale, in sette mattinate domenicali, ebbe luogo la manifestazione Napoli a Piedi, con il contributo del quotidiano Paese Sera.
In quegli anni, l'architetto Aldo Capasso ha contribuito, attraverso le sue pubblicazioni, ad un
dettagliato rilievo di tutti i percorsi pedonali della città, proponendo dei possibili interventi su alcuni
di essi.
Nel 1994 il WWF con la proposta di educazione ambientale La Riconquista della città (curato da Ornella Capezzuto e Guido Liotti), organizza una serie di iniziative sulle scale del Vomero nell'ambito del progetto camminare e vedere.
Nel 1995 nasce il Comitato Recupero Scale di Napoli (direttivo formato da Domenico Ferrante,
Salvatore Testa, Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, Camilla Aulisio, Gabriella Guida, Lorella Starita Presidente Carmine Maturo), voluto dal circolo Neapolis 2000 di Legambiente, che partecipa con
numerose iniziative al Maggio dei Monumenti e organizza nel corso di Natale a Napoli “Tu scendi
dalle scale”, con il contributo dell'Amministrazione comunale che si impegna a tenere pulite le scale
della città e trovare un modo per manutenerle.
Nel 1995 l'Architetto Donatella Mazzoleni pubblica il libro Tra Castel dell'Ovo e Sant'Elmo, Napoli: il percorso delle origini e l'Associazione Archi.Med. e cura la passeggiata che da Monte Echia arriva a San Martino e riscende fino al Centro Storico.
Successivamente, Gabriella Guida, dopo l'esperienza all'interno del Comitato Recupero Scale di Napoli, pubblica il libro Napoli in salita e discesa Percorso alla scoperta delle scale napoletane.
Il 19 settembre 2011 nasce il Coordinamento Scale di Napoli. L'occasione della presentazione fu
offerta dall'iniziativa Puliamo il Mondo di Legambiente organizzata dal circolo Neapolis 2000 di Legambiente (Presidente Carmine Maturo) che scelse come una delle tappe napoletane le scale del Niccolini al Tondo di Capodimonte.
Dal 2011 il Coordinamento ha organizzato ininterrottamente iniziative sulle scale di Napoli, ha elaborato un “Manifesto per il recupero Scale di Napoli”, un documento condiviso da tutte le associazioni con una serie di progetti e proposte operative per la rigenerazione delle scale napoletane, ha organizzato convegni e momenti di riflessione pubblica, ha coinvolto le istituzioni, ha attratto mass media, testimonial e turisti. Ora alcune scale come quella della Pedamentina sono itinerari consigliati da Trip Advisor, Touring Club e tanti siti e guide internazionali.
Da dicembre 2018, grazie all'incontro con il Centro di Cultura Popolare nasce il Festival delle Scale di Napoli.
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